Il cervello reagisce in modo prevedibile nelle situazioni imprevedibili. Anche la pandemia da COVID-19 ha innescato delle risposte automatiche nel nostro cervello.
Queste sono le dieci risposte più comuni che ognuno di noi si è trovato ad attuare in prima persona o che ha riscontrato in amici e familiari.
#1. Creare problemi risolvibili
Quando si trova di fronte a problemi che non conosce o che sembrano insormontabili, il cervello tende a distrarsi concentrandosi su problemi più concreti e risolvibili.
Ad esempio la carenza di cibo, mascherine o disinfettanti.
#2. Ricercare soluzioni complesse
Il cervello parte dal presupposto che problemi complessi richiedano soluzioni complesse e difficili da applicare.
Ad esempio, la raccomandazione di lavarsi spesso le mani è considerata inefficace per contrastare la diffusione del COVID-19.
#3. Rimanere nella comfort-zone
Il cervello tende al minimo sforzo e ad utilizzare il pilota automatico. Tutto ciò che lo costringe ad utilizzare il sistema della logica e della razionalità per molto tempo comporta un grande dispendio di energia.
#4. Mangiare ininterrottamente
Avendo ricevuto un messaggio di pericolo, il cervello è entrato in modalità di emergenza. Non sapendo se il cibo sarà sempre disponibile in questa situazione, ritiene necessario aumentare le riserve di grasso per garantire la sopravvivenza.
#5. Non guardare al passato
Nella storia dell’umanità ci sono state situazioni simili a quella che stiamo vivendo. Le grandi quantità di ormoni dello stress che abbiamo in circolo, tuttavia, influiscono negativamente sulla memoria e facciamo fatica a ricordarle.
#6. Zittire i lobi frontali
I lobi frontali, deputati alle funzioni cognitive più complesse, sono collegati alle “aree emotive inferiori” per gestirne le risposte. In situazioni di emergenza, sono queste ultime ad assumere il controllo, poiché è necessaria la massima allerta anche a costo di sbagliare.
#7. Gestire paradossi
Il cervello tende a rifiutare tutte le idee contrastanti con le nostre credenze. Per difenderci dalla vulnerabilità umana, crediamo che “alle brave persone, non capitano cose brutte”. Questa pandemia che colpisce tutti mette in crisi il nostro cervello.
#8. Vivere nell’incertezza
Le situazioni di emergenza sono imprevedibili e questo mina il senso di controllo che il cervello crede di avere nei contesti che conosce. Per questo va alla ricerca di dati ed informazioni per ipotizzare quali saranno i possibili scenari futuri.
#9. Fingersi invincibile
La società in cui viviamo ci spinge a sentirci sempre autosufficienti, sicuri e capaci. Le situazioni di emergenza, che smascherano le nostre vulnerabilità, costringono il cervello a proteggere quell’immagine a tutti i costi, per evitare il fallimento.
#10. Provare a concentrarsi
Le nostre risorse attentive sono limitate: non siamo così multi-task come ci piace pensare. Le informazioni salienti attirano la nostra attenzione, nonostante i nostri sforzi di concentrarci su qualcos’altro. Per questo ci sembra di parlare solo del Coronavirus.
BIBLIOGRAFIA:
Tradotto e riadattato da Marwa Azab: 10 Things the Brain Does in Response to Pandemic, Psychology Today, Marzo 2020