Brain Curiosities: il sonno

Il sonno è una parte essenziale della vita dell’uomo: oltre ad essere un’attività piacevole per la maggior parte delle persone, è anche fondamentale per ricaricare le proprie energie, sia a livello fisico che mentale.

Moltissimi sono i fattori che possono influenzare il sonno (per un approfondimento in merito clicca qui) e altrettante sono le curiosità e i misteri che riguardano il dormire.

Ecco 30 curiosità che (forse) non sapevi sul sonno:

1). Nel primo anno di vita spendiamo dai 2 ai 3/4 della giornata a dormire. Progressivamente il numero di ore di sonno diminuisce con l’età;

2). Viceversa l’insonnia aumenta in funzione dell’età, ma, di solito, i problemi di sonno sono attribuibili ad altre condizioni (per un approfondimento in merito clicca qui);

3). Le donne dormono in media mezz’ora in più rispetto agli uomini. Infatti, tendono ad andare a letto prima e a svegliarsi più tardi;

4). Dormire in un letto diverso dal proprio peggiora la qualità del sonno, infatti l’emisfero sinistro del cervello non “si addormenta” completamente per carpire eventuali segnali di pericolo;

5). Diversi studi genetici hanno identificato almeno 15 regioni del DNA che sarebbero direttamente coinvolte nel controllo dei ritmi circadiani e nella definizione del cronotipo individuale, ovvero della predisposizione ad essere più attivi nelle prime ore della giornata, come avviene nelle persone cosiddette allodole, rispetto alle persone gufo, maggiormente attive nelle ore serali/notturne;

6). L’uomo è l’unico mammifero che sceglie di ritardare il momento del sonno in base a convenzioni sociali o a bisogni non fisiologici;

7). Le persone separate o divorziate hanno maggiori problemi di insonnia;

8). La privazione di sonno protratta nel tempo può portare alla morte;

9). L’attuale record per il periodo di tempo più lungo senza dormire è di ben 453h (più di 18 giorni!) ed è detenuto dal californiano Robert McDonald che nel 1986 rimase sveglio così a lungo durante una maratona di sedie a dondolo;

10). Dormire ad alta quota (dai 3500m in su) se non si è abituati aumenta la probabilità di interruzione del sonno. Ciò sarebbe dovuto alla diminuzione dei livelli di ossigeno e ai cambiamenti associati alla respirazione. La maggior parte delle persone si adatta a queste nuove condizioni in circa due o tre settimane.

11). Secondo le classificazioni internazionali dei disturbi del sonno, i lavoratori a turni sono maggiormente a rischio di avere malattie croniche come quelle cardiovascolari e gastrointestinali;

12). Una delle cause dell’eccessiva sonnolenza diurna è la privazione del sonno autoimposta;

13). Le persone che non dormono abbastanza possono avere un appetito maggiore poiché i loro livelli di leptina, un ormone che regola l’appetito, diminuiscono favorendo la sensazione di fame (per un approfondimento sulle conseguenze della privazione di sonno clicca qui);

14). Uno studio ha dimostrato che gli esseri umani hanno meno sonno e dormono meno profondamente quando c’è la luna piena;

15). Il caffè aiuta a stare svegli, ma se il debito di sonno è troppo importante perde la sua efficacia. Gli studi dell’American Academy of Sleep Medicine evidenziano che il caffè perde il suo potere stimolante dopo solo due nottate con poche ore di sonno. Si sperimenta solo un effetto placebo;

16).Entro i primi 5 minuti dal risveglio, il 50% dei sogni sarà stato dimenticato. Dopo altri 5 minuti, si arriva al 90%;

17). Il 12% delle persone sognano interamente in bianco e nero. Prima che fosse introdotta la televisione a colori, solo il 15% delle persone sognava a colori;

18). Nel primo anno di vita del proprio bambino, la maggior parte dei genitori perde tra le 400 e le 750 ore di sonno;

19). In media, ci vogliono tra i 10 ei 15 minuti per addormentarsi. Se si impiegano meno di 5 minuti per addormentarsi, significa che si è molto stanchi o si è stati privati del sonno precedentemente;

20). Alcuni ricercatori britannici hanno sviluppato un paio di occhiali che possono essenzialmente resettare l’orologio biologico di una persona, proiettando un anello di luce che simula il sorgere del sole. Tali occhiali sono stati sperimentati con i soldati e possono consentire di rimanere svegli per 36 ore, senza provare deficit funzionali;

21). Nei sogni non si è in grado di leggere, non solo un testo ma anche l’ora su un orologio;

22). Le facce che sognamo appartengono tutte a persone che conosciamo o abbiamo già visto: il cervello non è predisposto per ideare nuovi volti;

23). Una ricerca ha evidenziato che percepire un odore sgradevole mentre si dorme può condizionare l’attività onirica negativamente;

24). Al fine di evitare che un individuo “agisca” i propri sogni, in fase di addormentamento i neuroni inviano dei segnali di rilassamento al midollo spinale, innescando una sorta di paralisi corporea reversibile;

25). Da uno studio del 2014 è emerso che alcune persone sono maggiormente in grado di ricordare i propri sogni. Ciò sarebbe dovuto a una maggiore reattività ai suoni mentre dormono e a un’attività cerebrale spontanea a livello della giunzione temporo-parietale, evidenziata anche durante la veglia;

26). Da alcuni studi è emerso che gli uccelli hanno sia fasi di sonno profondo che fasi REM, ma non si sa se e cosa sognino effettivamente;

27). Per non annegare i delfini dormono sempre con un emisfero cerebrale, mentre l’altro rimane sveglio;

28). Anche gli uccelli marini che sorvolano il mare aperto per settimane sono capaci di dormire usando solo metà del loro cervello: dormono con l’emisfero cerebrale destro tenendo chiuso l’occhio sinistro, cosicché l’emisfero cerebrale sinistro può continuare a controllare il volo e tenere sotto controllo i nemici;

29). Ogni animale necessita di una differente quantità di sonno: i gatti, ad esempio, dormono anche per 18 ore consecutive, mentre alle giraffe bastano circa 2 ore di sonno al giorno;

30). I bradipi dormono mediamente tra le 15 e le 20 ore al giorno. Vivendo fino a 40 anni trascorrono circa 34 anni della loro vita dormendo.

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